Metti un sabato di maggio, di quelli un po’ piovosi, umidi, con il cielo grigio e con la sensazione che tra poco si scarteranno i regali sotto l’albero di Natale. Suvvia, non perdiamoci d’animo! E’ maggio, la primavera è arrivata, temperatura e animi si scaldano e ci si prepara in vista dell’estate. Che poi, per dirla tutta, anche se il tempo non è poi così clemente quando si visita il posto giusto in giusta compagnia tutto diventa perfetto.

E così, sabato 7 maggio, il nostro Alessandro accompagnato da una ventina di amici di Manager Italia, sfidando la sorte a colpi di ombrello, ha deciso di fare una gita all’azienda Castelveder a Monticelli Brusati; siamo nel cuore della Franciacorta dove le colline sono dolci, le temperature miti, l’aria è profumata e i vigneti crescono rigogliosi e sani. Una bella visita nelle vigne e in cantina per capire, ancor prima di degustare, come si producono questi eccezionali vini.

“Verde su grigio” Sabato 7 maggio 2022- I vigneti di Monticelli Brusati (Brescia)

La storia dell’azienda Castelveder ha inizio nel 1975 quando Renato ed Elena Alberti, con le idee ben chiare e l’obiettivo preciso di “creare” delle bollicine speciali, piantano nella tenuta di Monticelli Brusati le prime barbatelle. Quelle barbatelle diventeranno poi rigogliosi e splendidi vigneti che, ancora oggi, portano il loro originario nome di battesimo. Ed ecco, quindi, che avremo il piacere di incontrare il Ronco del Castellotto, la Madonna della Rosa, la Palazzina e il Cilinder, i Nulli e il Guast e Capelét. Oggi, dopo quasi 50 anni dall’inizio di quell’avventura il rispetto della memoria e della tradizione, l’amore per la propria terra e l’innata eleganza, le ritroviamo nella mano che oggi conduce questa azienda; la mano di Camilla Alberti, nipote di Renato ed Elena, imprenditrice di livello e produttrice di bollicine (ma non solo…) di grande fascino e versatilità.

Dopo un giro tra le vigne, è arrivato finalmente il momento di assaggiare quello che si è appreso solo in via teorica. Una degustazione di bollicine a regola d’arte e tutte all’insegna, ovviamente, della DOCG Franciacorta. Si parte con un intrigante Brut Franciacorta DOCG prodotto esclusivamente da uve Chardonnay, estremamente versatile, piacevole e adatto a qualsiasi occasione. Si vira poi su una bollicina dal rosa tenue con delicati riflessi color salmone, il Brut Rosè Franciacorta DOCG, questa volta con protagonista al 100% il Pinot Nero; profumato, armonico, elegante! Per i palati più esigenti e raffinati è, poi, arrivato il momento di degustare un “setosissimo” Franciacorta Saten DOCG, bollicina tutta Chardonnay, con un variegato spartito di note fruttate e floreali.  E, infine, per la gioia dei puristi, gli amanti della bollicina graffiante ecco l’ultimo prodotto degustato, il Franciacorta Pas Dosè DOCG, un Metodo Classico imbattibile per finezza e carattere.

E come ogni buon tour che si rispetti all’interno di un’azienda vitivinicola, doveroso un attento e meticoloso passaggio in cantina dove tutto nasce e tutto prende forma. E proprio qui, negli ambienti scavati nella bianca maiolica, avviene la magia…In questi magici luoghi che profumano di storia e antico, le basi del Metodo Classico che un giorno sarà, riposano a lungo sui lieviti, al buio e sempre a una temperatura costante di 12/14 gradi. Visitare una cantina così e avere la possibilità di degustare questi vini è davvero una splendida occasione per assaggiare con mano la storia di una grande famiglia e del suo impegno in vigna e in cantina!

 

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