Un vero nettare degli Dei questo Oirad Isola dei Nuraghi di Ferruccio Deiana, dal colore del sole caldo e brillante di Sardegna. Inebriante nei suoi profumi di fiori intensi e gradite note aromatiche di miele d’acacia,datteri e mandorle. All’assaggio è dolce, morbido, armonico e piacevole. Le uve – Moscato bianco, Malvasia bianca e Nasca in parti uguali, vengono raccolte surmature dalla pianta e dopo la vinificazione in acciaio e sosta in barrique per un paio di mesi, l’Oirad è pronto per regalarvi grandi emozioni. Per accompagnare importanti formaggi erborinati. Per esaltare la dolcezza dei dessert nei fine pasto. Da solo per una serata di meditazione.
In onore alla tradizione consigliamo di abbinare questo dorato Oirad alle famose seadas, dolce diffuso in tutta la Sardegna, preparato principalmente con formaggio di pecora, scorze di limone avvolto in una pasta di semola poi fritta e ricoperta di miele. La ricetta di questo, non molto dietetico, dolce risale alla notte dei tempi, ne troviamo un assaggio in grandi testi classici come il “Satyricon” di Petronio e il “De re Coquinaria” di Apicio. Dall’antichità ai tempi moderni nulla è cambiato, e oggi una buona calorica Seada accompagnata da un calice di Oirad rende più dolce la giornata.