Bolgheri DOC Sassicaia 2014 – Tenuta San Guido
Sulle verdi colline toscane, tra borghi di struggente bellezza e cipressi di carducciana memoria, sorge maestosa la Tenuta San Guido di storica proprietà della nobile famiglia dei Marchesi Incisa della Rocchetta. Siamo agli inizi degli anni ‘20 quando Mario Incisa della Rocchetta, dopo lunghi studi di agraria a Pisa, riconosce nel terroir bolgherese una forte somiglianza con quello di Graves nella zona di Bordeaux. Da qui, l’idea folle per l’epoca e assolutamente rivoluzionaria di creare un vino di taglio bordolese ma tutto italiano. Siamo nel 1968, prima annata di produzione del Sassicaia. Tutto il resto è storia.
Una DOC per un vino e un vino per una DOC, possibile? Eh già, perchè il Sassicaia oltre che ad essere il nome commerciale di uno dei vini italiani più famoso al mondo è diventato, a partire dal 1994, una vera e propria denominazione a origine controllata: la DOC Bolgheri Sassicaia. Ad oggi è, infatti, l’unico vino che vanta una DOC “dedicata”. Il nome del vino contribuisce a raccontare la sua storia, è evidente il richiamo ai “sassi”, “al terreno sassoso” di Graves che Mario Incisa della Rocchetta ha avuto la lungimiranza e la bravura di ritrovare nel terroir toscano. Sassicaia non si descrive a parole, è un’esperienza, un viaggio che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, dovrebbe fare! Da regalare, da collezionare, ma soprattutto da bere!
In riassortimento
370,00€
Informazioni aggiuntive
Denominazione | |
---|---|
Nome | Bolgheri DOC Sassicaia |
Azienda | |
Regione | |
Annata | 2014 |
Volume | |
Formato | 750 ml |
Tipologia | |
Uvaggio | |
Luogo di Produzione | Vigneti nel comune di Bolgheri- Castagneto Carducci (Livorno) |
Vendemmia | Manuale, a partire dalla seconda settimana di settembre per il Cabernet Franc, successivamente il Cabernet Sauvignon |
Vinificazione | Fermentazione malolattica in acciaio fino alla fine del mese di novembre, Pressatura soffice delle uve, diraspatura. Fermentazione alcolica a temperatura controllata |
Affinamento | In barrique di rovere francese per un periodo che va dai 20 ai 25 mesi. La durata dell’affinamento viene decisa tecnicamente in base all’andamento stagionale dell’annata. |
Con gli occhi... | Rosso porpora con intensi riflessi violacei |
Con il naso... | Ampio, elegante e complesso. Note di piccoli frutti del bosco, ciliegia, erbe aromatiche e balsamiche |
Con la bocca... | Elegante, fine, equilibrato. Tannini morbidi che supportano una grande struttura e buona acidità. Finale lungo e persistente |
Temperatura di servizio | 18/20 C° |
Formato del bicchiere | |
Longevità del vino | fino a 20 anni |
Abbinamenti | Con piatti a base di carne rossa e selvaggina fine. Con piatti importanti della cucina toscana |
Qualche idea ai fornelli... | Pan brioche con patè d'anatra, Uovo in camicia con crema di pecorino e tartufo, Tagliatelle al ragù di cinghiale e funghi porcini, Carabaccia (zuppa di cipolle), Pici con l'anatra, Ravioli al ragù toscano, Gnocchetti al ragù di salsiccia, Vellutata di porcini con tartufo nero, Cinghiale in umido con polenta, Tagliata di Chianina alle erbe aromatiche, Peposo alla Fornacina, Fiorentina alla griglia con patate alla brace, Faraona al forno con salsa al vino rosso |
Il suo formaggio | Pecorino di Pienza stagionato in barrique |
Note | Contiene Solfiti |