Quando fanno capolino tra i banchi della verdura siamo felici perché, in primis, sono buonissimi e, inoltre, vuol dire che si sta avvicinando la primavera con il suo tepore, la sua luce e la sua inarrestabile voglia di saltar fuori dal torpore invernale. Di chi stiamo parlando? Degli asparagi, ca va sans dire, ortaggio pregiato ed estremamente benefico per la salute grazie alle sue fibre, sali minerali e vitamine che ci regalano un’azione depurativa e antiossidante. Prodotto coltivato principalmente nel Nord Italia, l’asparago vanta differenti tipologie, riconosciute e tutelate da marchi di denominazione DOP o IGP.
Parlando di asparagi bianchi non possiamo che dirigerci in Veneto dove possiamo incontrare tre diverse tipologie. Partiamo dall’Asparago Bianco di Bassano DOP con la sua caratteristica dolce- amara che lo rende inconfondibile tra tutti gli altri e che lo porta ad essere un ottimo alleato in cucina (da provare la vellutata di asparagi bianchi e speck croccante).
Passando dalla provincia di Vicenza a quella di Treviso abbiamo la fortuna di incontrare altre due eccellenze del territorio: l’Asparago di Badoere IGP (in versione bianca e verde) e l’Asparago Bianco di Cimadolmo IGP ideali per la preparazione di crespelle, lasagne ed elaborati primi piatti.
Nella famiglia degli asparagi bianchi è doveroso, infine, ricordare l’Asparago di Cantello IGP che nasce e cresce in Lombardia, nella provincia di Varese; data la sua dolcezza si consiglia, per questa tipologia, il consumo a crudo, in insalata, magari in gioiosa compagnia di un fresco formaggio di capra!
Nella famiglia degli asparagi verdi abbiamo la fortuna di incontrare, oltre al già citato Asparago di Badoere IGP (fratello del gemello bianco), l’Asparago Verde di Altedo IGP coltivato nelle provincie emiliane di Bologna e Ferrara. Ideale da consumare lessato e come ingrediente base per la preparazione di zuppe, minestre, risotti e frittate, l’Asparago Verde di Altedo accompagna egregiamente anche secondi piatti a base di uova e a base di pesce.
Da non dimenticare, infine, oltre che per il loro gusto inconfondibile anche per la loro innata bellezza e per le loro delicate nuances l’Asparago Rosa di Cilavegna della provincia di Pavia tutelato dal marchio De.C.O., o il brianzolo Asparago Rosa di Mezzago, e il celebre Presidio Slow Food Asparago Violetto di Albenga, un ortaggio che parla ligure e si sposa, perfettamente, con la cucina di mare locale.
In cucina gli asparagi sono ottimi alleati e ideali per soddisfare tutti i palati, anche i più esigenti (e anche quelli a dieta!). Stanno bene da soli con un filo di olio extravergine di oliva, gratinati con una generosa manciata di Parmigiano, nascosto in cremosi risotti, protagonista di fragranti crespelle. Da non dimenticare un grande classico della tradizione gastronomica, il suo inossidabile sodalizio con le uova. Immergete la punta dell’asparago lessato (il cosiddetto turione) nel tuorlo di un uovo all’occhio di bue cucinato su burro spumeggiante. Una vera poesia!! E se volete concludere in grande il vostro pranzo o la vostra cena, ricordate che gli asparagi si prestano anche alla preparazione di dolci e gelati. Da provare!!!
Veniamo ora alle “dolenti” note…
Si dice, infatti, che asparagi e vino, a causa delle sensazioni astringenti e delle note amarognole dell’ortaggio siano un matrimonio alquanto burrascoso. Ma noi vi sveliamo un segreto, non è vero…Esistono, effettivamente, cibi più semplici da abbinare, ma con un po’ di accuratezza e seguendo i nostri consigli potrete trovare il vino che saprà assecondare ed esaltare questo splendido prodotto stagionale. Un grande classico prevede l’abbinamento con il Sauvignon che ben si presta all’unione per le sue caratteristiche vegetali ed aromatiche. Noi ve ne consigliamo due, il Sauvignon Colli Orientali Friuli DOC 2021 di Giorgio Colutta e il Sauvignon Trentino DOC “Vigna Tratta” 2020 di Maso Grener. Altro abbinamento estremamente piacevole è con la Lugana DOC 2021 di Nunzio Ghiraldi e il Soave DOC “Borgoletto” 2020 di Gino Fasoli. Per gli amanti delle bollicine provate gli asparagi di un Franciacorta Saten DOCG di Castelveder e per i più temerari, amanti del vino rosso (sempre e comunque), consigliamo un Romagna Sangiovese Superiore DOP “Caciara” 2020 di Enio Ottaviani e un Rosso di Montepulciano DOC 2018 di Le Bertille.