Percorrendo lentamente, con lo sguardo volto alla vetta, le sinuose curve dell’Etna, si arriva in un luogo protetto dal resto del Mondo, dove la nebbia avvolge ogni preoccupazione, che – con essa – scompare.

Un luogo in cui il vento lascia una sottile polvere lavica che arricchisce il terreno, donandogli caratteristiche uniche; un luogo in cui sole guida fino a perfetta maturazione i grappoli di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto e Moscato dell’Etna.

Così, tra i viottoli di Presa, piccola frazione in cui gli abitanti depongono i panni di concittadini e divengono quasi una tribù, nasce “La Gelsomina”, piccolo gioiello posto sul limitare del torrente Santa Venera, dove Piedimonte Etneo cede il passo alla Contea di Mascali.

Su un suolo lavico ed argilloso, camminando giorno dopo giorno sulla “gghiara”, come la pronunciano gli etnei, hanno coltivato 15 ettari tra vigneto, uliveto e frutteto, che assumono la forma di un anfiteatro, come a voler invitare chiunque varchi il cancello a godere dell’immenso spettacolo che è la Natura, che quotidianamente si replica e si rinnova. Questa la visione avveniristica che già dall’inizio degli anni ’80 ha mosso la famiglia Turrisi.

Dall’Ottobre 2018 l’arduo compito di vivere pienamente e prendersi cura de la Gelsomina è di Tenute Orestiadi.

Due angoli di Sicilia diametralmente opposti che si incontrano, ciascuno con le proprie peculiarità, con le caratteristiche tipiche di un’isola ricca perché varia, complessa ed articolata, che da un litorale all’altro è sempre stata fonte di ispirazione per artisti, poeti, viaggiatori.

Una Sicilia che oggi diventa, nel  nostro racconto e tramite questa partnership, un po’ più completa: da un lato la Gelsomina, con i suoi vigneti e la bellissima sede sull’Etna, dall’altro le Tenute Orestiadi, cantina che in dieci anni di lavoro sul territorio della Valle del Belìce e sulla valorizzazione di monovarietali autoctoni ha sviluppato numerosi progetti legati al connubio vino – arte e mette oggi a disposizione il proprio know- how e la propria esperienza per ciò che concerne il marketing e la distribuzione.

Due storie e due territori differenti che trovano, adesso, un punto di incontro, avviando una collaborazione che soddisfa entrambe le aziende. “Quando si parla di Sicilia, nel Mondo, è sempre più importante raccontarla nella sua interezza” afferma Rosario Di Maria, Amministratore delle Tenute Orestiadi “e nel nostro caso il racconto parte da ciò che conosciamo meglio: il vino. I vini della Gelsomina e quelli delle Tenute Orestiadi potranno viaggiare, da adesso, insieme, divenendo ambasciatori di una Sicilia complessa e dalle molteplici anime”.

“L’impegno profuso da oltre 30 anni nel recuperare e riportare allo splendore di qualche secolo fa un angolo unico di territorio etneo e dei suoi prodotti”  aggiunge Giusi Turrisi, procuratore de La Gelsomina  “ avrà finalmente la giusta valorizzazione grazie all’incontro con una realtà così impegnata e presente sul territorio come le Tenute Orestiadi, che come noi sposa i principi di rispetto di natura e tradizione utilizzando però innovativi strumenti di marketing e sviluppo. Questa collaborazione, quindi, ci darà certamente l’opportunità di realizzare il sogno di far conoscere la nostra vera essenza che sta alla base del prodotto a noi più caro, il nostro vino”.

Pin It on Pinterest

Share This