Nebbiolo Colline Novaresi DOC “Barlàn” 2021- Torraccia del Piantavigna

L’azienda piemontese Torraccia del Piantavigna ha scelto come proprio motto la frase latina, ben visibile in ogni etichetta, “Dulce est desipere in loco”. La paternità dell’antica locuzione è del poeta romano Orazio che nel I secolo a.c. invitava i suoi “ascoltatori” ad un po’ di sana follia (la traduzione letterale: “è dolce cosa ammattire in tempo opportuno”). E come si fa a non perdere la testa per questo vino rosato “Barlan” Colline Novaresi DOC, grande espressione di un Nebbiolo capace non solo di eccellenti vini rossi da invecchiamento, ma anche di eleganti e raffinati rosati. Un vino dal delicato color cipria con potenti riflessi aranciati, dalle fresche note fruttate e floreali. Conquista per la freschezza e sapidità.

Il curioso nome di questo vino deriva dalla figura di Re Barlan, maschera protagonista del celebre Carnevale di Ghemme (il Chèrnuvée dè Ghèm) insieme alla sua altrettanto famosa compagna Pengin. In origine il termine stava ad indicare una persona sempliciotta e poco intelligente, ma sempre in grado di vincere e andare avanti. E, infatti, questo personaggio diventa, niente meno che…il Re della Patagonia. Le fonti di questa curiosa ed incredibile storia sono i documenti delle Opere Missionarie dei Salesiani di Novara, incaricati di una raccolta fondi per il paese sudamericano, e il romanzo dello scrittore britannico Bruce Chatwin “In Patagonia”. E allora, incoroniamo anche noi questo Barlan come “Re dei rosati”!