Una ricetta conosciuta e preparata in tutta Italia dove vengono serviti con nomi e secondo ricette diverse ma con un denominatore comune: il fatto di essere assolutamente irresistibili! Stiamo parlando degli gnocchi, piatto della tradizione preparato con patate lessate e schiacciate, farina, sale (in alcune versioni è prevista l’aggiunta di un uovo). Piatto di origine popolare che però ben si presta a diventare una preparazione gourmet di grande effetto. Oltre ad essere protagonisti della nostra tavola, gli gnocchi si ritrovano spesso in modi di dire e in contesti dialettali. Uno dei più famosi è “Giovedi gnocchi”, esclamazione di origine laziale che nella sua formula intera suona così “Giovedi gnocchi, venerdi pesce e sabato trippa”. La tradizione classica popolare prevedeva, infatti, di preparare un piatto ricco e sostanzioso il giovedi per rifocillarsi a dovere in vista del giorno successivo di magro (il venerdi, per l’appunto) per cui erano previsti piatti più leggeri. Quando, invece, incontriamo qualcuno che si fa grandi risate senza averne un preciso motivo è d’obbligo esclamare “Ridi, ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi”. Perché? Semplice, perché un bel piatto di gnocchi anche conditi semplicemente con un sugo di pomodoro e basilico mettono allegria e voglia di farsi una bella risata.

Da Nord a Sud del nostro Bel Paese la tradizione culinaria della preparazione degli gnocchi è forte e ben consolidata in ogni regione, motivo per cui abbiamo una vasta e gustosa scelta di impasti e condimenti che contribuiscono a rendere unico questo semplice piatto. E allora partiamo per un veloce giro d’Italia a caccia di gnocchi speciali! In Valle d’Aosta, complici magari le basse temperature, sarà facile farci incantare dagli gnocchi alla bava conditi con filante Fontina, una vera goduria per il palato. Saltando nel vicino Piemonte d’obbligo l’assaggio degli gnocchi con il Castelmagno magari spolverati da una granella di nocciola. E ancora Mantova con i suoi gnocchi di zucca, i canederli (gnocchi di pane) e gli spaztle (gnocchetti di spinaci) del Trentino Alto Adige e gli gnocchetti di semolino del Friuli Venezia Giulia. Se sentite nell’aria un profumo di salsa al pomodoro, lardo e fagioli, sicuramente siete nei dintorni di Piacenza alle prese con i classici “pisarei e fasò” preparati con un generoso impasto di farina e pangrattato. Che dire poi dei tradizionali “gnudi”? Grossi gnocchi tipici toscani (Mugello e Maremma in primis) preparati con ricotta e spinaci, come se fossero il ripieno di un grosso raviolo senza avere la copertura della pasta sfoglia, per intenderci. Proseguendo il nostro viaggio, i vicini amici umbri saranno ben felici di farvi assaggiare gli gnocchetti alla collescipolana, originari dell’omonima cittadina in provincia di Terni, e preparati con farina e pangrattato conditi con un sugo di pomodoro e salsiccia. Parleremo a breve di due grandi specialità locali: gli gnocchi alla romana (Lazio) e gli gnocchi alla Sorrentina (Campania), ma per ora non divaghiamo perché dobbiamo ancora assaggiare i Surgitt abruzzesi, gli gnocchi del Molise con il Caciocavallo, i cavatelli della Basilicata, i malloreddus sardi… Un giro d’Italia che ci avrà fatto guadagnare qualche chilo ma volete mettere che bel sorriso abbiamo adesso?

Dal Nord: i Canederli (o knodel) della tradizione trentina e alto-atesina

Pochi e semplici ingredienti sono necessari alla preparazione di questo gustoso piatto dalle origini antiche e lontane. Per gustare i celebri e grandissimi Canederli (altrimenti chiamati Knodel, gnocchi in tedesco) ci serviranno solo pane raffermo, latte, uova, speck o pancetta (a seconda dei gusti e delle ricette locali) a cui potranno essere aggiunti spinaci, formaggio o altri ingredienti tipici. Il risultato saranno delle grosse sfere morbide e saporite da gustare in brodo oppure asciutte condite con burro fuso (tanto), salvia e parmigiano oppure con un delicato sughetto al pomodoro e basilico. Largo, dunque, alla fantasia per cucinare un piatto dalla chiara matrice ”di recupero” che potrà essere personalizzato a piacere senza, per questo, perdere il suo lato gustoso ed unico. Non dimentichiamo, infine, che siamo al cospetto di un piatto antichissimo; pare, infatti, che una delle prime testimonianze che attesta la loro gradita presenza, si possa vedere in un affresco risalente al 1130 ritrovato nella cappella del Castello di Hocheppan nei pressi di Bolzano dall’inequivocabile nome “la mangiatrice di Canederli”. Da gustare in compagnia di amici e di una bottiglia di Santa Maddalena Classico Alto Adige DOC dell’azienda K. Martini & Sohn, elogio della tradizione!

Dal Centro: Gnocchi alla Romana

E’ ancora una volta la grande tradizione contadina laziale a regalarci questo gustoso e ricco primo piatto. Gli gnocchi alla romana non prevedono l’utilizzo di patate ma del semolino che unito ad altri ingredienti come burro, latte e Parmigiano concorrono alla creazione di questi dischetti che poi verranno gratinati in forno fino a che non saranno ben dorati. Sono il piatto ideale da portare in tavola durante una serata con amici perché si possono preparare in anticipo e poi gustare fumanti, tutti insieme, appena usciti dal forno. Nonostante la loro origine sia chiaramente laziale (la ricetta originale prevedeva l’utilizzo del Pecorino al posto del Parmigiano) e documentata da grandi esperti del settore come il Pellegrino Artusi e Ada Boni, pare che i Piemontesi tentino di rivendicare la paternità del piatto. Per noi quisquilie di fronte a tanta bontà!!! E cosa beviamo? Wineoclock consiglia come abbinamento il Montecucco DOCG di Tenuta Capannacce, un vino dalla bella struttura che dimostrerà, sorso dopo sorso, la complementarietà con questo grande piatto della tradizione romana.

 

Dal Sud: Gnocchi alla Sorrentina

Gnocchi alla Sorrentina (Pixabay)

Chiudiamo questo valzer gastronomico a caccia di gnocchi in uno dei luoghi paradisiaci più amati del nostro Paese, mèta ogni anno di migliaia di turisti che arrivano da tutto il mondo per ammirare le spiagge, l’antico borgo marinaro, le casette colorate dei pescatori e per sentire, davvero, il profumo dei limoni. Stiamo parlando di Sorrento e dei suoi originali gnocchi alla Sorrentina, un piatto patriottico nel colore e inimitabili nel gusto. Gnocchi di patate conditi con una profumata e colorata salsa di pomodoro e basilico poi passati al forno con cubetti di mozzarella fior di latte che garantirà una croccante e fragrante doratura. Una morbidezza e un sapore che vi catapulteranno, come per magia, sulle coste della splendida Sorrento. E per completare l’opera perché non abbinare un vino del territorio? Abbiamo pensato per voi alla Falanghina Irpinia DOC “Fontana della Loggia” di Vinosia. Un vino che sa raccontare con dovizia di particolari tutti i profumi e le vibranti sensazioni della sua terra. Provare per credere.

 

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