I suoi petali di velluto, fatti per essere accarezzati anche dagli occhi, il suo profumo delicato ma misteriosamente intenso al contempo, la sua figura sinuosa e flessuosa anche se costellata di temibili spine, fanno della rosa uno dei fiori più amati al mondo. Anche la leggenda della sua nascita è aleggiata da un velo di romanticismo e seduzione. Secondo l’antica mitologia greca, infatti, la divina Afrodite corse in aiuto dell’amato Adone gravemente ferito da un cinghiale. Tanto fu l’impeto con cui lei corse da lui che si impigliò in alcuni rovi di spine perdendo molto sangue. E proprio dal sangue di Afrodite caduto a terra, nacquero le rose, da quel momento considerato simbolo di amore indissolubile e passionale.

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Facile dire “rosa”, dato che la famiglia delle rosacee cui appartiene ricomprende ben 250 tipi differenti di fiori con altrettante diverse caratteristiche. Che siano moderne, antiche o botaniche le rose rappresentano l’indiscusso simbolo d’amore, il supremo protagonista del corteggiamento rigorosamente rosse e rigorosamente regalate in numero dispari o a dozzine. Tale antica credenza affonda le sue origini nella numerologia e nella consuetudine che i fiori dovessero essere donati pari solo in casi di lutto; al contrario, invece, i numeri dispari sarebbero portatori di felicità e buone notizie. Nel dubbio…

E di che colore si regalano le rose? Seguendo, dunque, un ipotetico galateo floreale vediamo cosa simboleggiano i diversi colori delle rose per non incappare in antipatiche gaffes. Partiamo dalla classica rosa rossa, simbolo di amore e di passione, la promessa (e la speranza) di un legame indissolubile ed eterno. Se, invece, vi vedete recapitare un mazzo di rose bianche, riponete ogni voluttuosa speranza nel cassetto perché questo fiore rappresenta la purezza e il candore. Le rose rosa (in tutte le tonalità) rappresentano un dono di amicizia e un riconoscimento di raffinatezza ed eleganza. La situazione cambia leggermente in caso di rosa lilla, perché in questo caso tra i petali possiamo leggere un autentico colpo di fulmine. Attenti, invece, a regalare le rose gialle perché nonostante brillino di luce e di allegria, nell’immaginario collettivo sono associate ad un sentimento negativo di gelosia.

Per un regalo raffinato ed elegante (Immagine by pixabay)

Oltre ad un ornamento, le rose vengono da tempo immemore utilizzate per la produzione di cosmetici, oli essenziali, acque profumate, tonici astringenti e seducenti unguenti per il corpo. Sembra che la stessa Cleopatra amasse rivestire i pavimenti delle proprie stanze con petali di rosa per poi camminare sul soffice tappeto profumato. Oltre, dunque, al mondo della cosmesi e dell’erboristeria ricordiamo che la rosa ha un buon utilizzo anche nel campo gastronomico in cui vengono prodotte, tisane, confetture, sciroppi. Per i più audaci ricordiamo che la rosa, ovviamente del genere commestibile, può diventare anche la protagonista cromatica ed olfattiva di un cremoso risotto…

Ma venendo a noi, le note olfattive della rosa possono essere piacevolmente riscontrate anche in alcuni vini. Tra la nostra selezione, uno dei più caratteristici vini che una volta versati nel calice, regalano al nostro olfatto intense note di rosa è sicuramente il Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG di Poggio Ridente. Sicuramente uno dei vini in cui è perfettamente distinguibile il profumo della rosa appassita è il Barolo, vino prodotto secondo un rigido disciplinare ed esclusivamente con l’utilizzo di uve Nebbiolo. Da provare il Barolo DOCG “Passione di Re” di Gabriele Scaglione e il Barolo DOCG Bussia di Cascina Amalia. Spostandoci, poi, nel centro della nostra bella Italia ritroviamo i profumi di rosa nel caratteristico e toscano Chianti DOCG biologico “Terre di Romignano” di Fattoria di Romignano oppure il marchigiano Lacrima di Morro d’Alba Superiore DOC “Castello di Ramosceto” di Marica. Non possiamo, infine, terminare il nostro percorso lungo lo stivale con un assaggio di Taurasi DOCG “Santandrea” di Vinosia per assaporare la carnosità e il sentore vellutato di una rosa.

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