Il suo profumo riempie gioiosamente ogni angolo della casa, un profumo che sa di dolcezza, di gusto e, inevitabilmente, di festa. Eh sì, perché quando c’è lei, la torta di mele significa che è domenica, che si festeggia un compleanno, che è arrivata l’ora di merenda mentre magari fuori piove, oppure è il momento della colazione in cui si ha bisogno di poche chiacchere e tanta dolcezza. Il “frutto proibito” offerto da Eva ad Adamo assume qui tutto un altro significato e diventa il cuore morbido di un dolce delizioso! La torta di mele è amata da tutti, grandi e piccini; chiedetelo a Nonna Papera che ne sfornava a volontà lasciandole poi raffreddare sul davanzale della finestra e attirando così la golosità del sempre affamato lupo Ezechiele. Oppure a Biancaneve che, invogliata dal luccicante cesto di mele, decide di fare una torta per i suoi nanetti (ma qui, qualcosa purtroppo è andato storto)! Insomma tra fantasia e realtà, la torta di mele è un dolce che ci fa tornare bambini e, forse, proprio per questo ne apprezziamo così tanto il gusto e il candore.

E, comunque a dirla tutta, noi italiani non siamo gli unici “golosoni” a caccia dell’ultima fetta di torta di mele, dal cuore caldo e dall’allegro zucchero a velo (per chi ama le variazioni sul tema consigliamo una bella spolverata di cannella o una pallina di gelato per esaltare il contrasto di temperature). Pensiamo alla Francia con la sua “tarte aux pommes” (o tarte tatin a seconda di come viene posizionata la frutta) la cui ricetta sembra circolare già a partire dal 1300 quando si aggiungeva al ripieno anche la cipolla; grazie al cielo questa consuetudine è andata persa, ma l’amore per la torta di mele rimane invariato.

Ma se davvero vogliamo trovare una patria di nascita per il celebre dolce casalingo più cucinato al mondo dobbiamo rivolgere l’attenzione ai paesi anglofoni. La apple pie, anche se originaria dell’Inghilterra, diventa poi simbolo della cucina americana, immancabile protagonista del giorno del Ringraziamento (dopo il tacchino) e del Apple Pie Day che si celebra, come vera e propria festa nazionale, ogni 13 maggio. Ma il mondo è grande e ricco di particolarità per cui non perdetevi la versione tedesca del celebre dolce, la Blitzkuchen mit Apfeln o la Appletaart tipica dell’Olanda. Senza dimenticare Romania, Turchia, Austria…

Con un bicchiere di vino è ancora più buona…

Vero è che la torta di mele viene consumata in momenti della giornata i cui il vino non è contemplato (pensiamo alla prima colazione del mattino o alla merenda del pomeriggio), ma spesso il gustoso dolce arriva alla fine del pasto e allora un bel calice di vino diventa davvero un piacevole compagno. E cosa beviamo? Davanti al bivio che ci si prospetta per la scelta di un vino, la contrapposizione o la concordanza optiamo indubbiamente per la seconda strada. Largo, dunque, a quei vini dolci ed aromatici, più o meno intensi, capaci di esaltare la dolcezza del piatto conferendo anch’essi note armoniche e zuccherine. Tra i vini secchi possiamo consigliare, per esempio, la seducente Malvasia Colli Orientali del Friuli DOC dell’azienda Vie d’Alt; un vino aromatico nella sua più intima essenza e perfetto da gustare a tutto pasto (anche alla fine)! Se amate il classico non perdetevi il brillante Moscato d’Asti DOCG di Gabriele Scaglione, dolce ma mai stucchevole, elegante e adatto ad ogni occasione di festa. Pensiamo anche voi, amanti delle bollicine e vi proponiamo un fresco Spumante Trento DOC Nature della giovane e promettente azienda Man. Se, infine, desiderate qualcosa di più robusto e strutturato non potremmo consigliarvi altro che il Pacenzia Zibibbo Vendemmia Tardiva di Tenute Orestiadi; per un finale insolito ed esplosivo.

Avete visto che abbiamo accontentato tutti??

Pin It on Pinterest

Share This