Senza ombra di dubbio alcuno, il turismo enogastronomico è un fiore all’occhiello della nostra economia; lo dimostrano il gran numero di agriturismi, fattorie didattiche, strutture ricettive nel cuore della natura, tour guidati in bicicletta e tante altre splendide iniziative che nascono dalla voglia di fare quel salto in più rispetto ad un potenziale immenso. Negli anni ’90 nascono in Spagna i “Paisaie de vino” e in Francia le “Routes du vin”, percorsi turistici organizzati e opportunamente segnalati, caratterizzati proprio dalla presenza di aziende vitivinicole in cui poter degustare vini e prodotti locali tipici del territorio. Sull’onda dell’esempio dei cugini francesi e spagnoli, anche il nostro Paese si è adeguato con le “Strade del vino”, vere e proprie realtà enoturistiche pensate e create per valorizzare e promuovere la cultura, il sapere, la natura, le tradizioni e, ovviamente, i prodotti vitivinicoli ed agroalimentari di un determinato territorio. Attentamente regolamentate, a livello comunitario, nazionale e regionale, le Strade del Vino in Italia sono oggi innumerevoli e presenti in ogni Regione.

Parleremo in futuro delle Strade del vino di tutte le Regioni italiane, ma vogliamo iniziare oggi dalla nostra, la verde e ricca Lombardia, terra di pianure, di laghi e di montagne, terra di vini autentici ed eleganti, terra di prodotti gastronomici unici e variegati che spaziano dagli ortaggi alla frutta ai salumi, formaggi e pesci di lago. Ad oggi le Strade del Vino della Regione lombarda sono 8 e oggi vogliamo presentarvi le prime 4 e precisamente:

 Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca: un territorio collinare ai piedi delle Prealpi Orobiche che si estende a partire dal lago di Iseo fino ad arrivare alle sponde del lago di Como, nella provincia bergamasca. Tra i prodotti locali da non perdere troviamo sicuramente i poco dietetici Casoncelli alla Bergamasca (in dialetto locale “i casonsei”) una pasta ripiena di diversi tipi di carne (generalmente vitello e maiale ma come tutte le antiche ricette, la composizione può variare da zona a zona) e conditi con abbondante burro fuso e pancetta. Incredibili per bontà e piacere. Anche i vini non sono da meno con la DOC Valcalepio e il prezioso Moscato di Scanzo.

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Strada del Vino e dei sapori della Valtellina: terra di grandi vini rossi a base Nebbiolo (ma qui la dovrete chiamare Chiavennasca) come lo Sforzato DOCG, il Valtellina Superiore DOCG e le sue storiche sottozone di Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella. Se la Valtellina può vantare grandi eccellenze enologiche, non è certo da meno quando si parla di prodotti gastronomici. Ed ecco allora la morbida e saporita Bresaola della Valtellina IGT, i sostanziosi formaggi Bitto e Casera, le croccanti e succose mele delle valli e poi loro, i supremi Pizzoccheri, pasta di grano saraceno amorevolmente condita con patate, verza, formaggio Casera , aglio e burro. Ma ne parleremo presto…

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Strada del Vino di Franciacorta: una terra unica ricca di fascino, storia ed eleganza. Una terra dal nome antico, dal suono latino, le famose “Francae Curtis”, cioè le corti affrancate, libere da oneri e dazi commerciali sui trasporti. Oggi è bello, seguendo la super organizzata Strada del Vino di Franciacorta, perdersi tra le splendide colline punteggiate di vigneti, antichi monasteri, castelli e palazzi di ogni epoca storica e favolose ville nobiliari. E qui, all’ombra di profumati e ombreggiati pergolati, come poter resistere al fascino indiscreto delle bollicine Franciacorta DOCG in tutte le sue sfumature, dal Brut al Saten, al Rosè e Pas Dosè? Senza dimenticare i vini fermi della DOC Curtefranca. Tra le prelibatezze gastronomiche (perché non solo di buon vino si può vivere…) segnaliamo una specialità locale molto apprezzata: il manzo di Rovato all’olio. Un piatto dalle antiche origini preparato con carne di manzo e più precisamente con il Cappello del Prete, cotto a fuoco lento con l’aggiunta di aglio e acciughe. Per chi dovesse sentirsi in colpa per l’abbuffata nessun problema, vi confermiamo che la Strada del Vino di Franciacorta è bellissima da fare anche in bicicletta…

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Strada del Vino Colli dei Longobardi: rimaniamo ancora nella provincia di Brescia, alla scoperta di un territorio non molto noto ma di incomparabile fascino e bellezza. Anche qui è passata la storia dapprima sotto le vesti di antico territorio gallico, avamposto romano, e successivamente, importante centro longobardo. Assolutamente da provare e da scoprire le DOC Botticino e Capriano del Colle, vini prodotti con diversi vitigni come il Marzemino, la Schiava Gentile, Barbera e Sangiovese. Anche in questa zona, oltre ai vini cui abbiamo appena fatto cenno, fiore all’occhiello è, ancora una volta, la gastronomia locale con i suoi salumi, formaggi e miele. Tra le ricette da provare, se passate per queste ricche terre, ricordatevi di assaggiare la “Minestra mariconda”, zuppa della tradizione locale preparata con pane raffermo che ricorda un po’ i canederli del vicino Alto Adige. E, per chiudere in dolcezza, assolutamente da provare la “Persicata” dolce bresciano a base di pesche bianche e zucchero, sotto forma di gelatina. Una vera bomba di dolcezza che forse, di questi tempi, male non fa.

Alla prossima puntata per raccontarvi i segreti delle altre 4 Strade del Vino di Lombardia!

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