E’ un brillante imprenditore, un esperto e appassionato produttore di vini d’eccellenza, ma prima di tutto è un amico. Gabriele Scaglione è entrato nella famiglia di Wineoclock tanti anni fa regalando a noi e a tutti i nostri amici le emozioni dei grandi vini piemontesi, fatti con amore da chi se ne intende e ha sempre respirato, per usare le sue stesse parole, “i profumi delle vendemmie”. Nato e cresciuto a Canelli, piccolo ma prezioso borgo del Piemonte con un piede nelle Langhe e l’altro in Monferrato, Gabriele amante del bello, della cucina gustosa e del buon vino, capisce subito che la sua strada è quella. Una strada fatta di rigogliosi vigneti, di fresche e umide cantine, di etichette bianche tutte da disegnare. Eh già perché i vini di Gabriele oltre ad essere una gioia per il palato sono un infinito piacere da guardare e da ascoltare; ogni vino, infatti, viene “vestito” da un’etichetta nata dalla fantasia del suo produttore che la pensa, la immagina e la disegna. Ma delle etichette ne parleremo a breve. Torniamo invece a questi vigneti carichi di storia e di uve che diventeranno eccellenti vini, perché qui lo potrete incontrare che cammina a passo sostenuto tra i filari accompagnato da Maui, la sua fedele cagnolona dal pelo nero come la notte e dagli occhi di miele, che lo segue ad ogni passo. La gamma dei vini di Gabriele è davvero ricca e variegata, possiamo dire che ne fa davvero di tutti i colori…
Venite con noi a scoprire questi fantastici vini e le storie che li accompagnano raccontate dalla voce di chi questi vini li produce con fatica, amore e passione. Che siate alla ricerca di un vino bianco elegante e morbido, di un vino rosso raffinato e di imponente struttura o di una bollicina di gran classe, Gabriele ne ha davvero per tutti gusti. Mettetevi comodi e seguite insieme a noi il viaggio alla scoperta dei superbi vini di Gabriele a partire dalla vigna fino al vostro calice dove potrete apprezzare tutto il sapore e il gusto di un terroir unico al mondo.
Come da tradizione partiamo con delle bollicine di grande eleganza e dal perlage fine e setoso come impone la migliore tradizione. Non a caso a Canelli è, infatti, nato il primo Spumante italiano (e una visita alle cattedrali sotterranee di Canelli, oggi patrimonio mondiale dell’Unesco potrà confermarlo). Tutta la tradizione e il classico possiamo trovarlo nello Spumante Metodo Classico Alta Langa DOCG “MC” Millesimato, in cui Pinot Nero e Chardonnay si incontrano per dar vita ad uno spumante dai profumi ampi e complessi e dalle inconfondibili note di lieviti e crosta di pane appena sfornato. Proponiamo, inoltre, come “variazione del tema” anche il luminoso Spumante Rosè Brut Metodo Classico “MC”, prodotto in quantità limitata utilizzando esclusivamente uve Nebbiolo. Anche in questo caso avremo il piacere di degustare con lo sguardo un vino dal color rosa antico, con il naso la piacevolezza di piccoli frutti a bacca rossa avvolti dall’abbraccio delle note di crosta di pane e, infine, con la bocca dove il sorso è pieno, morbido e persistente.
Apriamo il capitolo vini bianchi, illustri protagonisti della stagione estiva per la loro freschezza e sapidità ma ottimi anche durante tutto l’anno! E partiamo, sempre rimanendo del solco della tradizione con il Roero Arneis DOCG “Ottimo con il pesce e…” un vino dal bel giallo paglierino e dai profumi intensi fruttati e floreali. Un Arneis dalla tenace persistenza e caratterizzato da un piacevole sentore erbaceo. In etichetta un bel pesce che richiama il suo nome commerciale e che ricorda con sottile ironia le annotazioni delle guide di vini a caccia di abbinamenti enogastronomici. Insomma…”Ottimo con il pesce e…”
Cambia registro e tenore il secondo vino bianco della nostra selezione, il Langhe Bianco DOC “Ellis” un vino bianco importante, di grande spicco e levatura. Chardonnay e Arneis in accordo perfetto, un dolce risposo in barrique per almeno 12 mesi per un vino generoso che porta con sé una ventata leggera di vaniglia e fiori bianchi. Come si vede dalla fitta schiera di zampette e dall’elegante sagoma disegnate in etichetta, questo vino è dedicato alla memoria di Ellis “il mio cane, sempre presente con il suo affetto e alla sua saggezza”.
Passiamo al rosso che diciamo in Piemonte, nonostante le altre eccellenze, “la fa un po’ da padrone”. Iniziamo a raccontare un vino davvero caratteristico del territorio delle Langhe, la Barbera d’Alba DOC “I quattro conigli bianchi”. L’etichetta li raffigura, 4 piccoli coniglietti bianchi intenti a saltare, probabilmente felici e spensierati nelle loro verdi campagne. Il vino si racconta da solo, di un bel rosso carico con riflessi porpora danzanti; un vino dalle due facce fresco e morigerato in età giovane ma che con il tempo regala diverse e più intense note di carattere.
Se abbiamo iniziato il nostro tour con la Barbera non possiamo dimenticare il grande ed eccelso Nebbiolo; ecco qui la versione Langhe Nebbiolo DOC “Passeggiando in vigna”. Un vino davvero incredibile per la sua eleganza e per la sua complessità in cui si bilanciano perfettamente le dolci note del bosco, la sensualità gentile delle spezie e la delicatezza con cui chiude il sorso. Un vino dedicato ad un piccolo riccio in cui Gabriele un giorno si è imbattuto camminando nei vigneti; questo vino è per lui e per tutti i piccoli amici del bosco “che compongono la vigna, la loro casa e parco giochi”.
Indecisi tra Barbera e Nebbiolo? Nessun problema, Gabriele non lascia nulla al caso ed ecco il meraviglioso Langhe Rosso DOC “Tutto dipende da dove vuoi andare” che nasce proprio dall’assemblaggio di questi due vitigni. Un vino intenso a 360°, nel colore granato profondo, nelle note olfattive che richiamano sentori di frutta matura e spezie e nel sorso pieno e rotondo. Ma oltre il vino c’è di più. Perché “tutto dipende da dove vuoi andare” è la celebre frase che lo psichedelico Stregatto rivolge ad Alice (nel Paese delle Meraviglie) quando la piccola vagava impaurita nel bosco. Un messaggio enigmatico, ma forse il segreto è tutto qui. Ed anche per questo è il mio vino preferito!
E se ancora non ne avete abbastanza…largo ai big! Indiscusso protagonista di questi due piccoli capolavori ancora una volta il Nebbiolo, vitigno difficile dalla corazza dura, esigente come pochi ma capace di grande generosità e di caratteristiche uniche. Parliamo, quindi, del Barbaresco DOCG “Come un volo”, un vino che, proprio come le mongolfiere disegnate in etichetta, ci porta a “fare un volo sulle colline e le terre dove è nato”. Perché questo vellutato Barbaresco color granato contiene in sé tutti i più intimi segreti del suo terroir, l’eleganza e l’aristocraticità che si fondono con la terra e i profumi del bosco. Facciamoci portare in alto!
Altra faccia del Nebbiolo. Ecco il Barolo DOCG “Passione di Re” che richiama un celebre motto dell’800 quando il Barolo veniva bevuto ed apprezzato in tutte le corti d’Europa portando così gran vanto e fama al Piemonte e alla Casa Savoia. “Barolo: il vino dei re e il re dei vini”, sintetica ma autentica. Gabriele ha voluto riportare in etichetta quattro re con tanto di corona e spada, con il tacito avvertimento che siamo in presenza di un vino importante. E, infatti, a partire dal colore intenso e impalpabile, dal naso fruttato e fragrante in continua evoluzione fino ad arrivare all’assaggio quando le nostre papille verranno accarezzate da un tannino morbido e rotondo che ha davvero tanto da raccontare. Nulla da dire, vi sentirete dei re!
Siamo giunti alla fine del nostro tour! Grazie, dunque, Gabriele per la compagnia dei tuoi vini e per la tua amicizia.