Correva il lontano 1936 quando la famiglia Maccagno decide, con nostra infinita gratitudine, di dedicarsi alla coltivazione della vigna e alla produzione di vini autoctoni. Siamo nel Roero, zona collinare situata nella parte nord orientale della provincia di Cuneo, sulla sinistra del fiume Tanaro. Un territorio prezioso, fertile e ricco di storia, cultura e inossidabili tradizioni enogastronomiche. E questa rarità non è sfuggita ai più tanto che nel 2014 il Roero, insieme a Langhe e Monferrato, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità. A dirigere le redini dell’azienda vitivinicola Maccagno c’è lui, il nostro buon amico Livio Maccagno che con passione, impegno e sacrificio lavora ogni giorno dell’anno per regalarci i suoi eccezionali vini del territorio.
Ed eccoci, quindi nel piccolo comune di Canale, cuore pulsante del Roero dove Livio, vinificando con estrema cura ed attenzione le uve dei suoi 12 ettari vitati, produce vini bianchi, rossi e bollicine di rara classe ed eleganza. La filosofia di vita (e, sembra proprio il caso di dirlo, di vite) dell’azienda Maccagno è improntata su due concetti fondamentali; la Tradizione da un lato, che nasce dalla storia e dall’esperienza a contatto con la terra e la Sostenibilità, che si traduce nel desiderio di preservare e tutelare un terroir unico al mondo. Leggerezza, riduzione dell’impatto ambientale e tutela dell’ambiente. E non a caso Livio Maccagno a scelto di rappresentare una mongolfiera sulle etichette dei suoi vini. Voliamo, dunque, insieme a lui e, sorvolando dall’alto le dolci colline che tutto il mondo ci invidia, assaporiamo l’eleganza e lo stile dei vini senza tempo. Pronti a partire?
I vini Rossi
E’ inutile girarci troppo intorno. Qui nel Roero, e più in generale nelle Langhe il Nebbiolo la fa da padrone! Proprio così, questo vitigno austero, elegante, capace di performance inaudite ha scelto proprio questo territorio come sua zona d’elezione (si trova bene anche in Valtellina e in qualche piccola zona della Sardegna, ma questa è un’altra storia!). Padre di grandi vini come il Barolo e il Barbaresco il Nebbiolo trova eccellenti espressioni anche in altre tipologie di vino.
Partiamo da un’altra DOCG storica piemontese, il Roero DOCG, che Maccagno interpreta in modo sublime con il suo Roero DOCG “San Michele”, un vino al suo rosso granato ingentilito da luminosi riflessi e dal profumo fine ed etereo elegantemente arricchito da note di spezie dolci, lamponi, fragoline di bosco e confettura. All’assaggio colpisce per la sua morbidezza e sapidità in perfetto equilibrio gusto olfattivo, il finale conquista con una delicata nota di liquirizia.
Rimaniamo, ancora, in tema di Nebbiolo e vi raccontiamo altri due grandi protagonisti della azienda. Partiamo con un Nebbiolo d’Alba DOC che si veste di un bel rosso rubino intenso e colpisce per il suo profumo fine ed elegante con note di frutti rossi in confettura, spezie dolci e vaniglia. All’assaggio è morbido e sapido, con un giusto tannino discreto ma elegante. Bello il finale caldo ed avvolgente.
Concludiamo il nostro tour di Nebbiolo con un grande classico di Maccagno, il Langhe Nebbiolo DOC, un vino giovane, versatile, compagno ideale di tutte le occasioni in cui si chiede ad un vino di portare allegria e convivialità. Un vino tutto da guardare per il suo colore rosso rubino con i riflessi rosa antico. Poi è da scoprire con il naso dove si presenta fine ed elegante con note di rosa e glicine, sentori speziati di vaniglia e cannella e ancora, fiori secchi e confettura. Non resta che assaggiarlo, e stupirà per il suo carattere morbido, sapido e delicatamente tannico. Bel finale, lungo e seducente.
Ma se è vero, come è vero, che il Nebbiolo gioca un po’ il ruolo di protagonista non dimentichiamoci della “collega” Barbera, vitigno che cresce fiero e rigoglioso ed è capace di regalarci grandi vini. Come la Barbera d’Alba Superiore DOC “Arcalè” di Maccagno, un vino color rosso rubino intenso e luminoso e dai profumi complessi e intensi che ci riporta alle note di vaniglia e confettura di prugne. In bocca è morbido, pieno e caldo, con una buona nota tannica e ottima persistenza sul finale.
Non solo vini rossi…
Ma non solo di vino rosso si vive. Esiste un altro grande protagonista del territorio che, questa volta, smette i panni vermigli per assumere quelli del vitigno a bacca bianca. Avrete capito tutti che stiamo parlando dell’Arneis vitigno dall’intensa aromaticità, dalla elegante struttura e piacevole acidità. Da non perdere l’interpretazione che ne fa Maccagno. Il suo Roero Arneis DOCG si dimostra subito affascinante nel bicchiere dove si presenta giallo paglierino con eleganti riflessi dorati. Al naso è fine, elegante e complesso, emergono nitide le note di erbe di campo, fiori appassiti, pera, pesca bianca e nocciola tostata. Infine, in bocca è pieno, morbido ed equilibrato. Finale lungo e persistente.
Anche per gli amanti dei vini rosati abbiamo buone notizie! Ed ecco che il potente e vigoroso Nebbiolo si trasforma in un gentile ma di carattere, si intende, vino rosato. Il Langhe Rosato DOC di Maccagno, già disponibile in annata 2022, si presenta in abiti rosa tenui dai leggeri riflessi ramati e porta con sé un’inconfondibile profumo di rosa canina e pesca bianca. Incuriosisce il palato per la sua piacevole acidità in perfetto equilibrio con la morbidezza e il calore.
Non rimane che chiudere in bellezza e cosa c’è di meglio se non una bollicina? Niente paura abbiamo anche quella, un Metodo Classico Brut prodotto dalla vinificazione di Arneis e Nebbiolo. Uno spumante dalla bollicina elegante e dal colore dorato che saprà sottolineare, con la sua ricercatezza e con il suo stile tutto piemontese, tutta l’effervescenza di un terroir magico!
Un grazie di cuore a Livio Maccagno, e a tutta la sua super squadra, per il suo lavoro e per la sua amicizia (e per averci mandato tantissime fotografie!)